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Immagine del redattoreGuido Celli

SPECCHIO SORELLA (un estratto)

Aggiornamento: 7 apr 2021


A mia sorella:

l'immagine che guardo

allo specchio che sono.


I


Se noi, Sorella, siamo

dell'uno l'immagine dell'altro

premendo a noi stessi lo specchio

in cui l'altro è riflesso

quale immagine ci appartiene

fra le infinite immagini

che uno specchio all'altro specchio dona?


Siamo due e una sola persona.


***

V


Averti con me, Sorella, è come avere

la percezione d'essere in un doppio gioco di specchi

in cui entrambi smarriamo

di fronte all'altro l'io del me stesso

e nell'immagine l'immagine del suo riflesso.


***

VI


Ora che ora, Sorella, siamo così, come allora

figli di quella nascita che ci partorisce ancora

io vivo la tua gravidanza nella mia a dono

di come nella metà che sei, ho potuto la donna che sono.


***

VII


Sono stato sordo, Sorella, al tuo grido incompiuto

e per quanto lo abbia nel silenzio riconosciuto

non ho fatto granché, né ho voluto

salvarti dal buco nero che ti ha perduto.


E forse ora è tardi e nulla c'è da fare

per dirti che io ho sempre saputo

che il dolore che mi aveva cresciuto

non poteva non averti appartenuto

e ti chiedo perdono se nel difendermi

non ho fatto molto per esserti d'aiuto.

E forse ora è tardi e nulla c'è più da fare

per farti sentire quanto io ti voglia amare

per farti sentire amata

per dirti il bisogno che ho di dirti

abbracciami tenendoti abbracciata.


*** IX


Nessuna fatica mi porta, Sorella

il nostro amore, nessuna incomprensione:

è, semplicemente, semplice come una mano

quando dalla fonte estrae il suo sorso d'acqua

semplice, immutato dalla fine all'inizio

non ha nulla della voragine, niente del precipizio

non è un abisso, una forra, ma una pianura

dove l'orizzonte è lo sguardo dei tuoi piedi

e l'amore non si complica con la paura.

***

XXV


Perdonati, Sorella, per tutto il male che non hai compiuto

e perdonati lo schifo del Mondo che hai veduto

perché se lo hai visto non è perché sei tu

ad avercelo e, perché in te, a riconoscerlo:

posso dirlo con certezza ed è evidente

che il Mondo ne sia così pieno da esserne ubbidiente.

Così, Sorella, perdonati per tutto lo schifo

che il Mondo cova sotto le sue illusioni

e custodisce gelosamente sotto lo strato sottile

delle sue avare, ipocrite emozioni.

Non tu, ma il Mondo è stato a tradire:

di questo puoi ma non devi soffrire.


*** XXVII


Non ci siamo mai parlati, Sorella

come si parlano gli amanti

perché parlando sperano di conoscersi.

Noi non parliamo mai perché già ci conosciamo

e non nutriamo il bisogno di vestire il nostro amore

di cose sciocche e false come le parole

dette per avvicinare ciò che è distante

per dare importanza a ciò che non è importante.


Noi non abbiamo bisogno, Sorella, di parlare, non dobbiamo

non diremmo nulla che già non sappiamo

perché la si ripete tante volte, quando non è vera

o quando l'altro non la prova, l'inutilità del ti amo.


*** XXXV


Mi chiedo, Sorella, cosa guardano i tuoi occhi

quando guardi la terribile bellezza del Mondo

quando scorgi l'oro nell'orrore della Vita

se guardi tutto come attraverso i miei occhi

oppure con i tuoi riflessi nei miei

riflessi nei tuoi in una spirale infinita.




***


Iniziato il 26 Aprile 2020.

Terminato il 17 Maggio 2020.


Specchio Sorella è il terzo e ultimo atto

della Trilogia della Cicatrice

iniziata senza saperlo con Era solo un ragazzo

e proseguita senza saperlo con Madre Materno.


Ora che la spina

s'è fatta rosa

la scena parola

il no beatrice del sì

il dolore si scarna

il discorso si sfibra

e si chiude qui.



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